“Nuovi posti di lavoro, crescita dell’occupazione femminile, decontribuzione per le mamme lavoratrici, bonus under 35. Sono alcuni dei principali interventi finalizzati dal Governo Meloni in questi due anni e mezzo di mandato. Nel merito: sul fronte occupazionale c’è stato un incremento di 567mila occupati su base annua e un calo del tasso di disoccupazione al 5,9%. Segnali positivi soprattutto se guardiamo alla disoccupazione giovanile che scende al 16,9% – circa 7 punti in meno rispetto al 23,8% del settembre 2022 – mentre l’occupazione femminile cresce con numeri record attestandosi al 54,4%, con 315mila donne in più al lavoro rispetto all’anno scorso. Nel complesso anche sul lavoro stabile sono stati raggiunti risultati importanti. Gli occupati sono cresciuti di oltre 1 mln di unità: 24,332 milioni di febbraio 2025 contro i 23,237 milioni di novembre 2022. A febbraio 2025 il numero di occupati raggiunge un record storico, arrivando a oltre 24,3 milioni di occupati (24 milioni 332mila unità). I contratti di lavoro a tempo indeterminato invece sono incrementati di 1,2 milioni unità” – così il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci a margine dell’evento ‘Il Lavoro non è più uno slogan’ organizzato da Fratelli d’Italia in piazza Capranica a Roma.
“Inoltre, sono stati utilizzati strumenti come gli incentivi – tra sgravi fiscali e contributivi – all’assunzione dei giovani under 35, delle mamme lavoratrici e dei lavoratori svantaggiati, che hanno stimolato la crescita economica, portato sviluppo e nuove opportunità di lavoro. A questa serie di misure si aggiunge la promozione di programmi di formazione e riqualificazione professionale per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione, sempre più complesso e dinamico. Dal Governo Meloni interventi concreti e politiche attive per incrementare posti di lavoro e dare stabilità occupazionale, riforme strutturali che hanno superato la limitante visione meramente assistenzialista del passato che negava la libertà di autodeterminarsi e portava la spesa pubblica a essere sempre più insostenibile.” – ha concluso il Viceministro Bellucci.