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Non bastava lo scandalo delle scadenti mascherine cinesi targato Arcuri, fortemente denunciato da Fdi. La fallimentare gestione della pandemia porta con sé altre vicende inquietanti, affari loschi condotti ai danni dello Stato e della salute pubblica. La drammatica gestione della pandemia continua a prendere tinte fosche, intrecci poco limpidi e possibili affari condotti ai danni dello Stato e della salute pubblica. L’ultimo caso riguarda i respiratori cinesi non conformi alle normative, dispositivi che privi di qualsiasi certificazione avrebbero dovuto salvare vite umane. La società cinese che ha venduto all’Italia 140 dispositivi, rivelatisi poi non a norma, ha come presidente onorario l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema che, come rivelato dalla stampa, avrebbe addirittura rassicurato il Governo italiano sull’acquisto dei macchinari. L’emergenza sanitaria continua a fare gola alla speculazione, chi pensa di lucrare su una tragedia nazionale non può farla franca. Presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro Speranza, questa è una vicenda estremamente preoccupante, si deve fare luce e restituire trasparenza, e se il Governo era a conoscenza della vicenda sarebbe un fatto gravissimo