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Il Governo rafforza l’impegno socioeducativo in alleanza con Acri per azioni di sistema contro emarginazione e violenza, si parte da 15 aree vulnerabili in 11 Regioni.

“Prende il via l’iniziativa socioeducativa “Organizziamo la speranza”, promossa dal Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, alimentato da Acri attraverso il credito d’imposta riconosciuto dal Governo in legge di bilancio, che destinerà 50 milioni in tre anni per realizzare interventi nei primi 15 territori delle 11 Regioni a più alta vulnerabilità sociale. L’obiettivo è garantire la presenza dello Stato, in alleanza virtuosa con il privato e il privato sociale, in quei contesti che sono a rischio di emarginazione e devianza.
Si rafforza così l’azione socioeducativa del Governo Meloni a sostegno dell’infanzia, dell’adolescenza e delle famiglie ad alta fragilità. Un’azione concreta che si aggiunge al bando DesTEENazione – Comunità Adolescenti, lanciato nelle scorse settimane, con lo stanziamento di 250 milioni per la realizzazione di 60 centri di aggregazione giovanili in tutta Italia.
Siamo impegnati a lavorare per trovare ogni risorsa utile da destinare alle aree periferiche per troppi anni abbandonate dallo Stato, affinché diventino luoghi di speranza e di cambiamento.
La messa a terra del Piano operativo, definito anche in collaborazione con don Patriciello, don Burgio e don Coluccia, vede la sinergia tra enti locali, terzo settore e parrocchie. di chi opera in questo settore. In sintesi, si lavorerà alla realizzazione di: centri per bambini 3/14 anni e le loro famiglie; supporto alla genitorialità; comunità giovanili (15-21 anni); educativa di strada; reinserimento sociale; servizi di ascolto psico-pedagogici per preadolescenti e adolescenti; iniziative di rigenerazione urbana; il potenziamento di équipe multidisciplinari e delle competenze professionali.
Le prime undici Regioni in cui saranno identificate le 15 aree socioeducative strategiche sono: Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna”. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Palazzo Chigi, il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, on. Maria Teresa Bellucci, incaricata dal Sottosegretario Alfredo Mantovano a presiedere il Comitato di Indirizzo strategico del Fondo, insediato alla Presidenza del Consiglio.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Giovanni Azzone, presidente di Acri; Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore; Marco Rossi-Doria, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini e di altri componenti. Sono intervenuti anche i tre sacerdoti in prima linea in contesti critici delle periferie di Roma, Milano e Caivano: don Antonio Coluccia, don Claudio Burgio e padre Maurizio Patriciello.

“L’esperienza quasi decennale del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – nato da un partenariato Pubblico-Privato sociale di Governo, Fondazioni e Terzo settore – sta dimostrando che, solo attraverso la diffusione di comunità educanti ben radicate nei territori, è possibile contribuire a creare nuove opportunità per i minori, soprattutto nelle aree più fragili del Paese. La nuova iniziativa rivolta alle aree di povertà educativa e alta criminalità darà continuità e nuova linfa a questo approccio, per garantire concretamente a bambini e ragazzi nuove possibilità di vivere in comunità capaci di prendersi cura del loro percorso educativo e di crescita”, ha dichiarato Giovanni Azzone, presidente di Acri.

“L’iniziativa promossa dal Fondo per il contrasto della povertà educativa, rappresenta un’applicazione innovativa del principio di sussidiarietà. Governo, fondazioni, terzo settore, civismo educativo, comuni, regioni, scuole si alleano e si mobilitano a favore di tanti bambini e bambine, adolescenti, giovani e famiglie che vivono in aree di inaccettabile esclusione e disagio. Per la prima volta le comunità educanti saranno coinvolte nella sperimentazione di aree di educazione che tutti riconosciamo essere prioritaria”, ha sottolineato Marco Rossi Doria, presidente di Con i bambini, società senza scopo di lucro nata nel 2016, che gestirà l’attuazione dell’iniziativa.
“Il Terzo settore – precisa Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore – rappresenta un presidio sociale insostituibile nelle zone più soggette a povertà educativa. Ecco perché il suo coinvolgimento, in fase sia di definizione degli obiettivi che di realizzazione di politiche di contrasto a questo fenomeno è quanto mai cruciale. L’iniziativa che lanciamo oggi dovrà segnare la strada di una collaborazione strutturale con istituzioni, Fondazioni di origine bancaria, enti locali e tutte le realtà dei territori per far nascere comunità educanti che offrano opportunità di cultura, aggregazione e crescita sana alle giovani generazioni”, conclude Pallucchi.
Gli interventi continuativi e in futuro sostenibili e replicabili altrove che saranno sostenuti hanno come obiettivi il potenziamento delle cure genitoriali e del saper educare da parte dei genitori, dei nuclei familiari e della intera comunità adulta. Un impegno che prosegue con il sostegno educativo durante i primi anni di vita, da zero a sei anni, e l’azione intensiva per assicurare l’apprendimento in alleanza con scuola e formazione professionale, ma anche l’allestimento di luoghi di qualità dedicati a iniziative di aggregazione, di ascolto e sostegno socioeducativo, di promozione dello sport e della cultura, con una forte attenzione ai temi della prevenzione e del contrasto delle dipendenze, della violenza e della criminalità. Si realizzerà in questo modo una forte complementarità e il necessario coordinamento con le altre iniziative definite nell’ambito del PN Inclusione sociale e Lotta alla povertà 2021-2027 FSE+, del Piano di azione Nazionale per la Garanzia Infanzia (PANGI) e del Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Sarà costituita una cabina di regia nazionale con un ruolo di consultazione e di raccordo permanente all’interno della rete della protezione e dell’inclusione sociale che comprenderà il soggetto attuatore Con i Bambini, la competente Direzione Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’ANCI e il Coordinamento delle Regioni e di tutte le altre autorità nazionali coinvolte nella costruzione dell’indirizzo tecnico all’iniziativa. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (nato nel 2016 da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, con Governo e Terzo Settore rappresentato dal Forum Nazionale del Terzo Settore) darà un contributo importantissimo reso ancora più prezioso dal fatto che si inserisce, finalmente, all’interno di una nuova stagione di attivazione pubblica che fa leva sul principio di sussidiarietà sulla base dell’articolo 118 della Costituzione per lanciare una vera sfida all’interno di contesti sociali particolarmente difficili, una sfida da vincere insieme. È un impegno straordinario che dovrà coinvolgere le esperienze più mature di “comunità educanti” italiane per gemmarne di nuove.

L’impresa sociale Con i Bambini, sulla base dell’esperienza e dei programmi di contrasto della povertà educativa, elaborerà un piano operativo e selezionerà le iniziative sui singoli territori curando la più ampia alleanza tra chi lavora sul campo. Le iniziative dovranno essere promosse da partenariati composti da organizzazioni di Terzo settore insieme con gli Ambiti territoriali sociali e in alleanza con le autonomie scolastiche, altri enti pubblici e privati capaci di integrarsi con il sistema locale dei servizi sociali, ottimizzando tutti i fondi già impegnati ed evitando sovrapposizioni e sprechi. I progetti – che saranno rigorosamente documentati, monitorati e vagliati da valutatori terzi – costituiranno azioni-prototipo capaci di garantire una sperimentazione innovativa, rafforzando anche iniziative positive già in essere nei territori individuati.